IN
ZONA M. GIOIA CITTADINI CONTRARI ALLA RIAPERTURA DEL NAVIGLIO
Forti
critiche al progetto e richiesta di un referendum nel corso di
un’assemblea autoconvocata svoltasi il 6 novembre scorso.
Milano,
7 novembre 2018 - In tema di riapertura dei navigli si è
svolto martedì 6 novembre un incontro autoconvocato da un gruppo di
cittadini della zona Melchiorre Gioia, direttamente interessata
dall’attuale progetto del Comune. L’incontro è stato organizzato
in collaborazione con la libera associazione NAVIGLICHEFARE ed ha
messo in luce la totale contrarietà al progetto da parte dei quasi
300 cittadini presenti. Fra le principali criticità che sono state
evidenziate: la sostanziale divisione del quartiere in due parti
separate dall’acqua con conseguenti difficoltà per i residenti, la
perdita di circa 800 posti per la sosta auto in una zona giÃ
intasata, lo sconvolgimento della viabilità con rischio intasamenti
(già frequenti) a scapito anche dell’accessibilità per i mezzi di
soccorso, problemi di sicurezza (malavita, droga, schiamazzi,
rifiuti, ecc.) per la prevista creazione di spazi aperti al pubblico
a livello d’acqua (e quindi quasi 4 metri al di sotto della sede
stradale) con precarie possibilità di controllo, rischio di topi,
nutrie e zanzare, oltre all’utilizzo delle vasche d’acqua come
discariche (come già avviene in ampi tratti dei navigli attuali). A
fronte di tutto ciò: nessuna possibilità di navigazione (e quindi
nessuna attrattiva turistica) e costi elevati a carico di tutti i
cittadini. Da qui la richiesta dei residenti di Melchiorre Gioia
all’Amministrazione Comunale di sospendere il progetto, che
porterebbe grave nocumento alla zona, e di promuovere eventualmente
un referendum pubblico a livello cittadino o almeno nel Municipio 2.
Nella foto: cittadini della zona Melchiorre Gioia autoconvocatisi
in assemblea il 6 novembre 2018 per approfondire le criticità del
contestato progetto di riapertura dei navigli.
Nessun commento:
Posta un commento